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COMPAGNIA TRANSATLANTICA DI NAVIGAZIONE A VAPORE CERTIFICATO DI UNA AZIONE AL PORTATORE 1855

Il documento di cui parliamo oggi è un certificato di una azione di lire 1000 al portatore (valore di catalogo di 400 euro) emanato dalla Compagnia transatlantica di navigazione a vapore datato 1855. La compagnia nasce a Genova il 4 ottobre 1852 con atto del notaio Barnaba Borlasca e si può considerare la prima impresa italiana a base societaria ad iniziare la navigazione atlantica con veri piroscafi. La società, approvata dal governo sardo, nasce con lo scopo di mettere in collegamento il Regno di Sardegna con il Sud e il Nord America. Proprio per questo il governo stanzia 22mila lire per ogni viaggio completo di andata e ritorno per New York e 30mila per l’America del Sud. Primo sponsor della Compagnia è Camillo Benso di Cavour, che in qualità di ministro delle Finanze, stipula con la società una convenzione della durata di 15 anni. Cavour considera l’impresa utilissima allo sviluppo del commercio e dell’industria nazionale. Così si esprime sulla necessità di implementare le rotte che colleghino il Regno di Sardegna e il Sud America: “I nostri concittadini che abitano sulle sponde del Rio della Plata e che sono in numero notevolissimo, settantamila circa non possono corrispondere con i loro parenti o con i loro amici, se non, o col mezzo di bastimenti a vela che impiegano un tempo lunghissimo, tre mesi e più, o col mezzo di piroscafi inglesi i quali non impiegano sicuramente tre mesi, ma ne occupano quasi due (sic) ed inducono in una gravissima spesa. Fate che vi sia una corrispondenza diretta, pronta, e che non sia ad un prezzo esorbitante, e voi vedrete il numero delle lettere crescere in grandissima proporzione. Questi nostri concittadini che emigrano e vanno a stabilirsi nelle Americhe, conservano vivissima affezione per il loro paese. Ogni anno spediscono, ai parenti che hanno lasciati a casa in condizioni meno liete, somme notevolissime. Si è calcolato che più di un milione sia mandato annualmente nella Riviera di Genova, dai Liguri stabilitisi nel Rio della Plata”. Ma i buoni propositi di Cavour si scontrano con la realtà: nel governo e nel Parlamento stesso le posizioni sulla Compagnia sono diverse e non mancano aspri contrasti sul suo scopo e finanziamento. Inoltre, la guerra di Crimea scoppiata nel 1853, drena ulteriori risorse.
La consegna a singhiozzo delle navi dimostra le enormi difficoltà della società. Le navi promesse all’avvio sono quattro: il Vittorio Emanuele e il Conte di Cavour di 1685 tonnellate ciascuno e il Genova e il Torino, di stazza lorda di 1985 tonnellate, tutte costruite e varate in Inghilterra. Ma le prime due navi vengono consegnate solo all’inizio del 1855 e già allora la Compagnia versa in cattive acque e le navi vengono così noleggiate a terzi. Le altre due sono consegnate nel luglio del 1856 quando la Compagnia è vicina al fallimento che si materializza definitivamente nel 1859. Ultimo presidente della Compagnia è Raffaele Rubattino, noto armatore e imprenditore navale. Nasce a a Genova  il10 ottobre 1810 da una famiglia della borghesia mercantile. Rimane orfano presto e in gioventù perde anche la sorella. Raffaele si dedica al mondo degli affari, ma mantiene le giovanili amicizie con persone impegnate nelle vicende del Risorgimento tra cui Jacopo Ruffini.
Nel 1833 crea un’impresa per la vettura corriera tra Genova e Milano e quattro anni più tardi fonda la Compagnia Lombarda di Assicurazione Marittima. Nel 1841 istituisce un pubblico servizio per congiungere Sampierdarena a Ponte Pila, intuendo la necessità di più veloci collegamenti tra Genova e il nascente polo industriale di Sampierdarena. Successivamente dà vita a una società di navigazione a vapore il cui nome è De Luchi-Rubattino. L’impresa, che con quattro navi a vapore è una delle più grandi d’Europa, si occupa di collegare Genova a Marsiglia e Livorno a Napoli. Il primo piroscafo della società viene patriotticamente chiamato Dante.
A fine 1844 la società cambia nome: diviene la Società per la navigazione de’ battelli a vapore sul Mediterraneo. La flotta viene incrementata, e nel 1846 ha sei unità. Nel 1851 la compagnia inizia a collegare regolarmente Genova e la Sardegna. Da questa attività scaturisce negli anni seguenti un accordo (1881) con l’armatore siciliano Vincenzo Florio per la fondazione della Navigazione Generale Italiana dalla quale deriverà in tempi moderni la Italia Società di Navigazione del gruppo Finmare; società meglio conosciuta nel mondo dello shopping internazionale con la nomenclatura di Italian Line. Nel 1854 crea una linea di navigazione per collegare Genova al Marocco.

Rubattino è ricordato anche come fervente patriota. Tra i suoi amici più intimi troviamo Cavour e Nino Bixio col quale condivide l’estensione delle attività marittime italiane sui mari. Fornisce prima a Carlo Pisacane e poi a Giuseppe Garibaldi le navi per le spedizioni nel Mezzogiorno d’Italia, fra cui la storica spedizione dei Mille.

In seguito costituisce la prima base coloniale italiana. Per fornire uno scalo per i rifornimenti di carbone per le sue navi, nel 1869 acquista la baia di Assab. Nello stesso anno, dopo l’apertura del canale di Suez, l’armatore ligure amplia ulteriormente i suoi interessi commerciali, estendendoli fino all’Abissinia.

Attraverso il missionario-esploratore Giuseppe Sapeto, la sua compagnia acquista nel 1869 la Baia di Assab in Eritrea che successivamente viene ceduta al Governo italiano, ormai avviato verso l’espansione coloniale. Rubattino muore a Genova il 2 novembre 1881.
Alberto PUPPO
Founder of: SCRIPOMUSEUM.COM Historical digital Museum for collector of stock and bond, MUSEUM ON THE HISTORY OF FINANCE"SCRIPOMUSEUM.COM".
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