Il significato di partecipazione nel termine burocratico postale del passato era di “portare a conoscenza”, quindi si tratta di corrispondenze che trasmettevano con frasi di circostanza notizie inerenti a nascite, lauree, matrimoni, morti e relativi inviti; alla stessa categoria postale erano assimilati i biglietti da visita, i cartoncini di felicitazione, le condoglianze e i ringraziamenti in generale.
Dall’inizio del servizio postale (1 Gennaio 1863) la corrispondenza che rientrava nelle categorie sopra menzionate venne compresa nelle stampe; all’epoca infatti quasi tutti gli invii a tariffa stampe potevano riportare poche parole di convenevoli, la data e la firma e, necessitando di pochi convenevoli con firma e data, per consuetudine erano di piccole dimensioni (non sempre). Le comunicazioni di tali oggetti erano spesso realizzate a stampa ma potevano essere vergate a mano, gli scritti dovevano essere spediti in busta aperta per il controllo (erano distinti dalle cartoline illustrate che era vietato inserire in buste) ed essere interamente affrancati.
I biglietti da visita e le stampe augurali nacquero postalmente dal 1905, quando ebbero una loro tariffa, successivamente venne creata anche la categoria partecipazioni (quando?) che venne assimilata alla tariffa dei biglietti da visita; anche le partecipazioni precedentemente erano considerate stampe. Curiosamente tali oggetti se circolanti nel distretto potevano riportare tutte le scritte che il mittente voleva inviare (forse perchè la tariffa delle lettere nel distretto era la stessa?).
Infatti il regolamento del 1908 (che non riporta come categoria postale le partecipazioni) in merito alle cartoline illustrate e ai biglietti da visita così recita:
“Art. 112 – Sulle cartoline illustrate e sui biglietti di visita è consentito di scrivere il nome e cognome, la qualità e l’indirizzo del mittente, come pure auguri, felicitazioni, ringraziamenti, complimenti, condoglianze od altre frasi di convenienza, espresse al massimo in cinque parole o mediante iniziali convenzionali (p. f., ecc.) ….Tale limitazione non è applicabile alle cartoline illustrate ed ai biglietti di visita circolanti nel distretto dell’ufficio di impostazione – I mittenti sono liberi quindi di fare qualsiasi comunicazione su tali oggetti, purchè ciascuno di essi non ecceda il peso di grammi 15”.
Le due categorie, partecipazioni e biglietti da visita, dal 1 Agosto 1918 al 21 Giugno 1927 ebbero uno stesso trattamento e una tariffa ridotta per il distretto.
Dopo quella data venne soppressa la riduzione per il distretto ad entrambe e la tariffa si diversificò in 20 Cent. per i biglietti da visita e 15 per le partecipazioni.
Queste tariffe rimasero immutate fino al 26 Maggio 1942 quando le due categorie vennero soppresse insieme alle tariffe delle cartoline con firma e data, le cartoline con convenevoli e le cartoline con riduzione distretto pagarono un porto superiore delle lettere a tariffa distretto. Venne abolita anche la tariffa fatture; i soli a godere della riduzione erano gli invii ai militari oltre alle lettere per il distretto.
Dopo l’8 Settembre nella R.S.I. vennero ricreate le due tariffe distinte ma con un importo uguale. Durante il conflitto furono formalmente riammesse al Sud dal 1 Ottobre 1944 e alla fine della seconda guerra mondiale le nuove tariffe furono applicate al Sud il 1° Aprile 45 e al Nord il 1° Luglio 45.
Dal 1936 le partecipazioni e i biglietti da visita se non interamente affrancati erano tolti di corso.
Dall’1 Luglio 1940 in caso di rispedizione sia le partecipazioni che i biglietti da visita dovevano essere riaffrancati.