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MINES D’ANTIMOINE D’ALGERIE 1907 DISEGNO DI ACHILLE BELTRAME

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Achille Beltrame (Arzignano, 19 marzo 1871 – Milano, 19 febbraio 1945) è stato un illustratore e pittore italiano. Fu l’autore delle celebri copertine del settimanale La Domenica del Corriere per quasi mezzo secolo.

Scripofilia ed arte, un connubio riuscito. Oggi parliamo di un’azione emanata dalla Mines D’Antimoine D’Algerie. Ci troviamo di fronte a uno splendido e suggestivo esemplare di ispirazione Liberty, stampato a Milano presso l’Officina Carte Valori D. Coen & C. e disegnato dal celebre illustratore Achille Beltrame (firma nell’angolo inferiore sinistro) che per più di 40 anni disegna, nelle due pagine a colori della Domenica del Corriere, i principali avvenimenti della vita italiana. Beltrame nasce ad Arzignano, in provincia di Vicenza il 19 marzo 1871, studia a Milano presso l’Accademia di Belle Arti di Brera: tra i suoi maestri figurano due artisti di fama internazionale come Francesco Hayez e Giuseppe Bertini. Nel corso della sua vita è cartellonista per le Officine Grafiche Ricordi, per le quali realizza manifesti pubblicitari poi divenuti storici. Alla fine dell’800 Eugenio Torelli Viollier, fondatore e direttore del Corriere della Sera, decide di chiamare Beltrami per contribuire alla realizzazione de La Domenica del Corriere. In redazione nasce spontaneo un sodalizio tra Beltrami e Luigi Albertini, futuro direttore del quotidiano milanese.

Il primo numero de La Domenica del Corriere approda in edicola l’8 gennaio 1899 (la prima copertina di Beltrame rappresenta una bufera di neve nel Montenegro che blocca 300 soldati) e diventa in poco tempo il settimanale più popolare d’Italia. Nell’arco di 40 anni, le tavole di Beltrame, pubblicate in prima e ultima pagina, sono 4.662. Al settimanale milanese, Beltrame lavora assiduamente, pare senza mai fare vacanza, fino agli ultimi giorni della sua vita. Dino Buzzati, scrittore e giornalista del quotidiano di via Solferino, lo ricorda così:
“Attraverso le immagini da lui create i grandi e più singolari avvenimenti del mondo sono arrivati pur nelle sperdute case di campagna, in cima alle solitarie valli, nelle case umili, procurando una valanga di notizie e conoscenze a intere generazioni di italiani che altrimenti è probabile non ne avrebbero saputo nulla o quasi. Un maestro dell’arte grafica, quindi, ma anche un formidabile maestro di giornalismo”.

Le tavole a colori di Beltrame diventano così il marchio distintivo della rivista. Nelle sue copertine è riassunta in pratica tutta la storia del costume e della società italiana della prima metà del XX secolo. Fatti di cronaca, sportivi, di costume vengono riassunti con maestria dall’illustratore arzignanese, che riesce a renderli vivi e attuali agli occhi di una popolazione non ancora del tutto uscita dall’analfabetismo. Beltrame passa tutta la sua vita a Milano ed è da qui che dove disegna tutte le sue tavole. Nonostante questo riesce a rappresentare luoghi, fatti, persone e cose che non aveva mai visto di persona, grazie alla sua innata immaginazione e curiosità, unite ad un rigoroso senso di realismo. Celebri, in particolare, sono le sue illustrazioni degli avvenimenti bellici della Grande guerra e delle vicende degli Alpini.

Così scriveva di lui, sulle colonne del quotidiano di via Solferino il 19 febbraio 1995, lo scrittore e giornalista

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La Domenica del Corriere è stato un popolare settimanale italiano fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989.

Gaetano Afeltra: “Le tavole pubblicate, in prima e ultima pagina, sono 4.662: a cominciare dalla guerra russo-giapponese per passare alle incoronazioni di sovrani, rovesciamenti di troni, avvenimenti sportivi, eruzioni vulcaniche, naufragi. E per i fatti minori: l’autocarro travolto dal treno, il carabiniere che rischia la vita per salvare un bambino da un cavallo imbizzarrito, il fulmine che colpisce e incenerisce la povera casa colonica, l’automobile che precipita da una scarpata. Ogni volta la scena era diversa, ma Beltrame aveva un incontrastato dominio dell’immaginazione della gente e pareva che effettivamente fosse stato presente alla vicenda da rappresentare. Quelle due pagine a colori erano dei quadri: ricchi di movimento, precisi nei particolari, con una perfezione del disegno che si riallacciava alle tradizioni ottocentesche. Beltrame voleva essere semplicemente un cronista anche se non si mosse mai da Milano: non vide le grandi città, i deserti, le foreste, i luoghi esotici che rappresentò”.

Beltrame muore nel capoluogo lombardo il 19 febbraio 1945, nella casa del nipote, in via Fiamma 27. Abitazione dove si era trasferito dopo che i bombardamenti avevano distrutto la sua casa e parte del suo sterminato archivio. Il suo discepolo, Walter Molino, che l’aveva affiancato al Corriere fin dal 1940, rimane a illustrare le copertine del settimanale dopo la sua morte con altrettanta efficacia.

Questo pregevole e ricercato documento del settore minerario ha un valore di catalogo di circa 800 euro. Oltre agli appassionati di scripofilia può far gola anche ad antiquari e a specialisti del mercato dell’arte.

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Alberto PUPPO
Founder of: SCRIPOMUSEUM.COM Historical digital Museum for collector of stock and bond, MUSEUM ON THE HISTORY OF FINANCE"SCRIPOMUSEUM.COM".
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