Filatelia

L’ingresso di Martin Lutero nel convento agostiniano di Erfurt

Oggi è il 513° anniversario dell’ingresso di Martin Lutero nel convento agostiniano di Erfurt.

Riformatore religioso tedesco nato ad Eisleben nel 1483, entrato nel convento agostiniano di Erfurt nel 1505, si addottorò in teologia a Wittenberg (1512), dove intraprese l’insegnamento. Nel 1517, in una disputa sulle indulgenze con il domenicano J. Tetzel, affermò che la salvezza dipende solo dalla grazia, non meritata, di Cristo e negò il valore delle opere umane davanti alle decisioni eterne di Dio: i meriti dei santi, ceduti con la vendita delle indulgenze, non procuravano la salvezza, ma servivano solo ad arricchire il papa (Novantacinque tesi). Mentre dalla curia romana tardavano le sanzioni, con la protezione del suo sovrano Federico il Saggio, elettore di Sassonia, Lutero poté confrontarsi ad Augusta con il cardinale Caetano (1518) e a Lipsia con il teologo J. Eck (1519), senza piegarsi a una ritrattazione. I suoi attacchi alla Chiesa romana lo avevano reso frattanto il campione degli umanisti e dei nazionalisti tedeschi.

A costoro egli indirizzò nel 1520 una serie di opuscoli: Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca, con cui invitava i prìncipi secolari a riformare la Chiesa basandosi sulla dottrina del sacerdozio universale, che eliminava la distinzione fra laici e clero; De captivitate babylonica ecclesiae, con cui accusava la Chiesa romana di aver ampliato il numero dei sacramenti, fra cui ammetteva solo battesimo ed eucaristia; De libertate christiana, con cui rifiutava la legge canonica. Nel 1521 venne scomunicato, ma comparve con salvacondotto alla dieta imperiale di Worms, dove rifiutò di ritrattare e fu posto al bando; Federico il Saggio lo fece allora rapire e tenere in segreto al castello di Wartburg per dieci mesi. Qui egli tradusse in tedesco tutto il Nuovo Testamento, tornando poi a Wittenberg per comporre i dissidi scoppiati in seguito al diffondersi della Riforma protestante. Prese posizione a favore dell’ordine costituito nel corso dei sommovimenti scatenati dalla riforma religiosa, condannando il radicalismo degli anabattisti e la rivolta sociale scoppiata con la guerra dei cavalieri e la guerra dei contadini, che esortò i principi a reprimere (Contro le masnade rapaci e assassine dei contadini, 1524). A causa del bando Lutero non poté partecipare alla dieta di Augusta (1530), dove Melantone presentò a nome dei luterani la Confessione di fede. Risiedette prevalentemente a Wittenberg, dove nel 1525 sposò la ex monaca Katharina von Bora, da cui ebbe sei figli; oltre a fornire con tale matrimonio un modello di vita domestica per il protestantesimo, testimoniato dai Discorsi a tavola, Lutero finì la traduzione della Bibbia, testo fondamentale della lingua letteraria tedesca moderna, e redasse i testi liturgico-dottrinali più importanti delle Chiese luterane. Morì ad Eisleben nel 1546.
Per ricordare il grande riformatore sassone abbiamo scelto tutti i francobolli di area tedesca a lui dedicati. Di ognuno di essi abbiamo pubblicato l’immagine e una breve descrizione sopra.

Martin Luther (Martin Lutero) fu il protagonista della polemica con la Chiesa romana e della profonda revisione dottrinale dei dogmi religiosi che si concluse con la rottura dell’unità cristiana.
Nato a Eisleben, in Sassonia, nel 1483, iniziò a studiare diritto all’università di Erfurt, ma improvvisamente decise di entrare in convento e divenne sacerdote (1505). Studiò teologia a Wittenberg dove si laureò nel 1512.
Nelle lezioni degli anni successivi sono già riconoscibili le prime tracce della dottrina della giustificazione: tutti gli uomini sono peccatori e potranno raggiungere la salvezza solo in virtù della giustizia divina. Nel 1517 prese pubblicamente posizione contro le indulgenze, che ritenne responsabili di corrompere la morale del cristiano, portandolo a preoccuparsi più della pena che della colpa. Sperando di provocare una discussione affisse alla porta del castello e dell’università di Wittenberg le sue 95 tesi dal titolo Disputatio pro declaratione virtutis indulgentiarum (Disputa intorno all’efficacia delle indulgenze), che subito suscitarono grande interesse. Dopo la disputa di Heidelberg (1518) e di Lipsia (1519) fu dichiarato eretico ma l’università di Wittenberg si schierò compatta dalla sua parte, impedendo a Federico il Saggio, il principe elettore di Sassonia, di intervenire contro il “figlio del male”. Nel 1519 prese posizione contro l’autorità divina del papa, sostenuta dal teologo Johann Eck, e predicò sui sacramenti e contro l’usura.
Nella primavera 1520 la bolla papale Exsurge Domine lo minacciò di scomunica, in risposta Lutero scrisse Contro l’esecrabile bolla dell’Anticristo e bruciò pubblicamente, nella piazza di Wittenberg, la bolla papale (15 dicembre). Nello stesso anno pubblicò i libri programmatici della Riforma: il trattato Della libertà del cristiano, nel quale distingueva tra la libertà interiore (spirituale) e la libertà esteriore (corporale), Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca, in cui attacca la teocrazia papale e la politica affaristica della chiesa di Roma, il Preludio sulla cattività babilonese della Chiesa, nel quale affronta la dottrina dei sacramenti. Nel gennaio 1521 la bolla Decet Romanum Pontificem lo dichiarò eretico; presentandosi alla dieta di Worms, si rifiutò di abiurare. L’8 maggio Carlo V emanò contro il “monaco ribelle” il bando imperiale; nel frattempo Federico il Saggio, per sottrarlo al pericolo di essere catturato, lo aveva fatto condurre al castello della Wartburg, a Eisenach, dove, sotto la sua protezione, rimase segretamente dieci mesi e dove iniziò la traduzione in tedesco del Nuovo Testamento. Nel 1524 attaccò i riformatori radicali Müntzer e Carlostadio e pubblicò Dell’autorità temporale, quanto bisogna essere sottomessi, nella quale sviluppa la sua teoria dei due regni. Nel 1525 prese posizione contro le ribellioni e rivolte contadine che dilagavano in tutta la Germania e invitò i principi a uccidere i ribelli senza pietà; la sanguinosa repressione non tardò ad arrivare. Nello stesso anno, Lutero sposò Katharina von Bora, già monaca cistercense, dalla quale ebbe sei figli. Alla fine dell’anno uscì De servo arbitrio, in polemica con il De libero arbitrio di Erasmo. Nel 1527 affrontò il problema della transustanziazione, ossia la conversione della sostanza del pane e del vino dell’eucarestia nella sostanza di Cristo; secondo Lutero, la transustanziazione, in quanto atto di fede, non poteva essere negata dalla ragione. Dopo la dieta di Augusta pubblicò la Confessio augustana, alla stesura della quale diede un contributo non irrilevante Filippo Melantone. Negli anni successivi scrisse ancora una Lettera intorno alla traduzione, in cui, contro le polemiche suscitate dalla sua traduzione dei Vangeli, sosteneva che la Bibbia non doveva essere tradotta in tedesco alla lettera, ma nella lingua dei bambini nei vicoli, delle donne in casa, degli uomini al mercato.
La sua intera traduzione della Bibbia uscì nel 1534. Lutero morì nel 1546.

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