Filatelia

La morte di Jules Verne

Oggi è il 113° anniversario della morte di Jules Verne.

Scrittore francese nato a Nantes l’8 febbraio 1828, a vent’anni si trasferì a Parigi per studiare Legge. Qui entrò in contatto con ambienti artistici e letterari, stringendo amicizia con Alexandre Dumas padre, che lo incoraggiò nei suoi primi tentativi letterari. In seguito allo scarso successo ottenuto dalle sue commedie e libretti d’opera dovette rassegnarsi ad un impiego come agente di cambio. Nel 1863 riuscì a pubblicare a puntate su un settimanale per ragazzi il romanzo Cinque settimane in pallone. Fu un successo.
Abbandonato l’impiego, Verne si dedicò esclusivamente alla scrittura, inaugurando un genere che può per molti versi essere considerato un antecedente del genere moderno della fantascienza. Scrisse circa 80 romanzi d’avventura ispirati al progresso tecnologico, raccolti tra il 1863 e il 1911 nella serie Viaggi straordinari attraverso i mondi conosciuti e sconosciuti (tra i più noti: Viaggio al centro della terra, 1864; Dalla Terra alla Luna, 1865; I figli del Capitano Grant, 1867-68; Ventimila leghe sotto i mari, 1869-70; Il giro del mondo in 80 giorni, 1873; L’isola misteriosa, 1874; Michele Strogoff, 1876, ecc.), che hanno avuto uno straordinario successo internazionale come letteratura per ragazzi, ma che piacquero anche agli adulti.
Verne rivelò straordinarie doti di preveggenza, grazie alla sua capacità di immaginare, con quasi un secolo d’anticipo, alcune delle più sorprendenti conquiste della scienza.
Negli anni ’60 del 19° secolo compì viaggi in Inghilterra, Scozia, Scandinavia, Stati Uniti. Al suo ritorno si stabilì ad Amiens, città natale della moglie, dove restò ormai quasi cieco, sofferente di diabete e colpito da paralisi fino alla morte, avvenuta il 24 marzo 1905. 

Per rendere omaggio al grande scrittore francese abbiamo selezionato le emissioni che la sua madrepatria gli ha dedicato nel corso degli anni. Di ognuna di esse abbiamo pubblicato le immagini e una breve descrizione sopra.

Durante la Guerra di Secessione negli Stati Uniti a Baltimora, in pieno Maryland, nacque un nuovo club assai influente. Tutti sanno con quale energia si sia tradotto in opera l’istinto militare di questo popolo di mercanti e di meccanici. Comuni negozianti scavalcarono i loro banconi per improvvisarsi capitani, colonnelli e generali senza avere mai frequentato la scuola militare di West Point e tuttavia eguagliarono nell’arte della guerra i colleghi del vecchio continente, collezionando al pari di questi vittoria su vittoria a suon di proiettili, di milioni e di uomini.
Ma fu nella scienza della balistica che gli Americani sorpassarono di gran lunga gli Europei. Non che le loro armi avessero raggiunto un più alto grado di perfezionamento, ma esse avevano dimensioni inusitate e di conseguenza gittate sconosciute fino a quel momento. In fatto di alzo zero, di tiro diretto e indiretto, di fuoco di striscio, di infilata o di sbarramento, Inglesi, Francesi e Prussiani non hanno più niente da imparare; ma i loro cannoni, i loro obici e i loro mortai non sono che semplici rivoltelle a paragone della formidabile artiglieria americana.

Alberto PUPPO
Founder of: SCRIPOMUSEUM.COM Historical digital Museum for collector of stock and bond, MUSEUM ON THE HISTORY OF FINANCE"SCRIPOMUSEUM.COM".
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