Filatelia

La morte di Ludwig van Beethoven

Oggi è il 201° anniversario della morte di Ludwig van Beethoven.

Compositore tedesco nato a Bonn il 15.12.1770 e morto a Vienna il 26.3.1827, studiò a Bonn e, dal 1792, a Vienna con F.J. Haydn, A. Salieri e J.G. Albrechtsberger. Nel 1795, con l’invasione francese, privato di qualsiasi fonte di sostentamento, si dedicò alla composizione e all’esecuzione di propri lavori fin quando un’infermità all’udito gli impedì di continuare l’attività concertistica e dovette ricorrere al sostegno economico di un cenacolo di aristocratici viennesi. Nutrito degli ideali illuministici e delle idee filosofiche di I. Kant, J. W. Goethe e F. Schiller, oppresso dalla sordità e dall’incomprensione nei confronti della sua musica, avvertì presto tra sé e l’ambiente sociale del tempo un’inconciliabilità profonda, inaugurando quel conflitto tra artista e società che avrebbe caratterizzato le generazioni romantiche. Strumento fondamentale nell’itinerario compositivo di Beethoven è il pianoforte, sul quale realizzò le innovazioni tecniche, formali ed espressive che avrebbe poi impiegato negli altri generi strumentali. Nel campo della musica sinfonica procedette da F.J. Haydn e W.A. Mozart accentuando il conflitto drammatico tra i due caratteri e sostituendo al settecentesco minuetto il più versatile scherzo. Nei concerti per pianoforte diede maggior risalto al solista e al conflitto drammatico tra questo e l’orchestra. Negli ultimi anni della vita, divenuta la sordità ormai assoluta e accresciutosi il senso di isolamento spirituale, Beethoven sentì la necessità di un atteggiamento più raccolto e interiorizzato nei confronti della composizione. Nelle 32 sonate per pianoforte ampliò e sviluppò la forma sonata fino a indicarne il possibile superamento sia attraverso il recupero del canone e della fuga, sia spingendo il principio della variazione tematica a livelli di complessità fino ad allora inimmaginabili. In una posizione di emblematico isolamento si pongono gli ultimi quartetti per archi nei quali Beethoven si spinse ad abbracciare soluzioni ancora più radicali sconvolgendo il tradizionale numero dei movimenti (dai 4 tradizionali ai 7 dell’op. 131) e approdando a un linguaggio irto di dissonanze e di complessità tecniche.
Opere: le 9 sinfonie (1799-1824, in particolare la terza op. 55 in Mib magg., Eroica; la quinta op. 67 in Do min.; la sesta, op. 68 in Fa magg., Pastorale e la nona, op. 125 in Re min. con il coro finale sull’ode An die Freude di F. Schiller); i 5 concerti per pianoforte e orchestra (famoso quello in Mib magg., Imperatore, 1809), il concerto per violino e orchestra op. 61, l’opera Fidelio (1805-14); le 32 sonate per pianoforte (1794-1822, op. 13, Patetica; op. 27 n. 2, Al chiaro di luna; op. 57, Appassionata; op. 81 Les Adieux), le 33 variazioni su un valzer di Diabelli, op. 120; numerose composizioni da camera, tra cui i 16 quartetti per archi (1798-1826), il trio dell’Arciduca op. 97, la sonata op. 47 per violino e pianoforte dedicata a Kreutzer; musiche di scena per orchestra (in particolare le ouvertures per il Coriolan di J. Collin e per l’Egmont di J.W. Goethe); alcune messe tra le quali la Missa solemnis in Do magg. op. 123; un centinaio di Lieder e musica da camera per vari gruppi strumentali.
Per rendere omaggio al grandissimo compositore tedesco abbiamo selezionato tutti i francobolli di area germanica a lui dedicati. Di ognuno di essi abbiamo pubblicato l’immagine e una breve descrizione sopra.

L’Antica Frontiera è il posto giusto dove ascoltare quella che è considerata una delle più famose composizioni pianistiche di ogni tempo, la Sonata al chiaro di luna.

Saranno a vostra disposizione il cielo stellato di Monghidoro, il silenzio delle sue montagne e un buon impianto stereo.

Venite quassù a provare e poi provate a dimenticarvelo.

Alberto PUPPO
Founder of: SCRIPOMUSEUM.COM Historical digital Museum for collector of stock and bond, MUSEUM ON THE HISTORY OF FINANCE"SCRIPOMUSEUM.COM".
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